Dal progetto alla realtà: creatività fai da te

La stampa 3D – questo è il bello – è a disposizione di chiunque abbia un’idea da trasformare in realtà: si moltiplicano i siti che offrono a designer principianti e amanti del fai-da-te la possibilità di divertirsi con la grafica 3D. I creativi possono inviare le loro invenzioni e riceverne una copia tridimensionale, a casa, nel giro di qualche giorno.
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Stampanti tutto fare

La tecnologia ormai consente di realizzare in proprio oggetti a tre dimensioni, dai tappi ai gioielli, dalle scarpe ai lampadari.
Immaginate di aver perso la custodia del vostro cellulare, di aver bisogno di un nuovo portamatite, di desiderare un nuovo portachiavi, e così via… È probabile che tra qualche tempo – meno di quanto immaginiate – per procurarsi tutto ciò basterà premere il tasto «stampa» del computer: con il software adatto, sarà sufficiente inviare un file alla stampante 3D per vedere l’oggetto che vi serve concretizzarsi davanti agli occhi.
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La prima etichetta ETICA di prodotto

La prima etichetta ETICA di prodotto   È la conserva di pomodoro di San Miniato, in provincia di Pisa, il primo prodotto raccontato e firmato dal produttore grazie all’etichetta etica. Che non si limita a evidenziare le informazioni previste dalla legge ma del prodotto fornisce una particolareggiata carta d’identità. Oltre al Paese e all’azienda d’origine, Leggi di piùLa prima etichetta ETICA di prodotto[…]

Le imprese aumentano i profitti con il modello IFREI

IFREI: l’Impresa flessibile e familiarmente responsabile.
 
E’ il modello che fa aumentare i profitti senza aumentare il fatturato. Perché è il modello per misurare quanto un’impresa sia attenta alla conciliazione famiglia-lavoro. E’ stato sviluppato dall’International center for work and family dello Iese, la prestigiosa business school di Barcellona. 
 
Ecco i 4 fattori chiave per un’impresa family friendly. 
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Lo stipendio aumenta se raggiungi obiettivi “verdi”

Basta volerlo ed il salario può essere migliorato legando una parte del premio di risultato (con­trattato a livello aziendale e non) a parame­tri ‘ecologici’. 
I casi concreti, per ora, sono pochi, ma se i sindacati aprissero la mente, anziché tenerla a fumare nel pensiero della crescita,  si potrebbe fare veramente tanto. E le imprese sono pronte ad accettare una sfida che apre nuove pro­spettive per il futuro.

La globalizzazione serve alla Pace?

La globalizzazione viene da molto lontano.
Un noto manuale di storia dell’economia internazionale ben sintetizza la diffusione dell’integrazione economica dei mercati, in questo modo:  «A metà dell’Ottocento, grazie al commercio, persone che risiedevano in differenti zone del mondo si trovarono a condividere lo stesso destino. Uno shock che colpiva un’economia poteva velocemente essere trasmesso alle altre, come successe alla fine della guerra di Crimea, quando il mercato mondiale venne inondato dal grano russo. Nel 1857 i prezzi del grano crollarono a causa dell’aumento dell’offerta e le istituzioni finanziarie che, rassicurate dai prezzi elevati, avevano concesso prestiti si trovarono in difficoltà. Il panico finanziario e i fallimenti si diffusero da New York a Liverpool, Londra, Parigi, Amburgo, Oslo, Sud Africa ed Estremo Oriente» (J. Foreman Peck, 1999, 9).