IFREI: l’Impresa flessibile e familiarmente responsabile.
E’ il modello che fa aumentare i profitti senza aumentare il fatturato. Perché è il modello per misurare quanto un’impresa sia attenta alla conciliazione famiglia-lavoro. E’ stato sviluppato dall’International center for work and family dello Iese, la prestigiosa business school di Barcellona.
Ecco i 4 fattori chiave per un’impresa family friendly.
1. Effettuare la formalizzazione di politiche aziendali sulla conciliazione.
2. Introdurre elementi, cosiddetti, di facilitazione (come una comunicazione aziendale specifica o l’inserimento della conciliazione nelle strategie d’impresa).
3. Accrescere la cultura e pratiche comuni che stimolano la crescita dell’organizzazione su questo terreno (ad esempio non penalizzare chi rifiuta uno spostamento per motivi familiari).
4. Introdurre la misurazione dell’impatto dei suddetti fattori, finalizzata a obiettivi di miglioramento continuo.
Un progetto del Dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio insieme a Consel ha adattato il modello Ifrei al contesto italiano, effettuando un’indagine su oltre 200 imprese (per il 57% di grandi dimensioni). Il risultato? Nel 63% delle aziende non c’è un responsabile delle politiche di conciliazione e il 69% non ha un budget dedicato.
Diverse grandi imprese dicono che esiste un presidio formalizzato sulla conciliazione, ma questo si trova normalmente all’interno dello staff che si occupa di responsabilità sociale.
Ovviamente, manco a dirlo, uno dei dati più interessanti è che le imprese con una buona cultura della conciliazione mostrano una produttività di 7,5 punti superiore alle imprese meno virtuose. Lo so che nessuno ci crede, ma è la verità. Ma è una verità che non vogliamo conoscere. La paura degli imprenditori a cambiare stile di governo delle proprie imprese è più alta di quello che si possa pensare. In realtà in un momento di crisi come questo l’attenzione alle persone vale molto pdi più dell’attenzione ai costo. questi ultimi non ritornano nulla, le persone invece possono dare un contributo ed un impegno molto più elevato e quindi restituire maggiore profitto.
Nel confronto internazionale, però (oltre 4mila le imprese valutate col modello Ifrei), le imprese italiane con una buona cultura familiarmente responsabile (21%) sono risultate meno di quelle presenti in Europa (39%) o di quelle americane (34%).
Per incentivare una più larga adozione di strumenti e politiche di conciliazione, una ricetta possibile è la definizione di un sistema di certificazione, come hanno sperimentato in Alto Adige, che permetta di accedere a vantaggi ad esempio di tipo fiscale.
Guarda caso, le Province di Trento e Bolzano hanno attivo un processo di certificazione, “l’Audit Famiglia e Lavoro”. Elaborato da una fondazione tedesca, oggi è in via di espansione in altri Paesi, come l’Austria. Verso il modello della certificazione ha espresso interesse anche il Dipartimento per le politiche della famiglia, nella prospettiva di estenderlo a livello nazionale.