Lo stipendio aumenta se raggiungi obiettivi “verdi”

Basta volerlo ed il salario può essere migliorato legando una parte del premio di risultato (con­trattato a livello aziendale e non) a parame­tri ‘ecologici’. 
I casi concreti, per ora, sono pochi, ma se i sindacati aprissero la mente, anziché tenerla a fumare nel pensiero della crescita,  si potrebbe fare veramente tanto. E le imprese sono pronte ad accettare una sfida che apre nuove pro­spettive per il futuro.
Una maggiore attenzione allo svilup­po ecosostenibile può contribuire a rinforzare il reddito dei lavoratori e ad aumentare le opportunità di im­piego. Ci sono serie esperienze in cui a fronte dell’ado­zione di misure di risparmio energe­tico le parti sociali hanno concorda­to incrementi salariali. Sono poche, eppure significative. 

 

Da informatico non posso che citare l’esperienza di Almaviva, società del comparto informatico, con circa 4mi­la addetti, che è riuscita sin da lu­glio 2009 a legare il 25% del premio di risultato a un indice ambientale: la diminuzione del 5% dei consumi energetici, anno su an­no.
Come sempre basta poco: una serie di interventi, pensati da un team di lavoro misto, che mirano all’eliminazione delle botti­glie di plastica (mezzo mi­lione di pezzi!) come alla creazione di pac­chetti software “verdi” che l’azienda ha messo in commercio. Le misure hanno riguardato comportamenti in­dividuali e aspetti organizzativi e tec­nologici. Alla fine i dipendenti si so­no portati a casa quasi 600 euro lor­di. 
 
Qualcosa di simile è stato fatto in To­scana, in tre aziende del settore della carta. Alla Cartiera Lucchese di De­cimo (circa 350 dipendenti), il premio di risultato, grazie ad un accordo fir­mato nel dicembre 2007, è stato vin­colato per un 10% al parametro ‘im­patto ambientale’ (risparmio di e­nergia e acqua); mentre alla Delicar­ta e alla Soffass di Porcari (oltre 260 addetti complessivamente, entrambe del gruppo Sofidel) la quota ‘verde’ del premio, definita ‘riduzione con­sumi idrici’ in un’intesa dell’ottobre 2008, è stata inquadrata al 5%. 
Come sempre vince la collaborazione e non la competizione. Infatti in questi casi di successo hanno vinto tutti (imprenditori e sindacati) perché si è voluto il bene di tutti (dentro  fuori l’impresa). 
 
Sino ad oggi gli obiettivi fissati dai parametri ambientali sono stati sem­pre raggiunti. Tradotto in moneta (lordo), nel 2009 i lavoratori della Cartiera Lucchese hanno incassato 185 euro, quelli di Delicarta e Soffass 94,50. Premi di risultato a parte, si stanno diffondendo anche misure più soft. È il caso, ad esempio, di Enel e A2A , che coprono una quota del co­sto degli abbonamenti del trasporto pubblico utilizzati dai dipendenti. Di sicuro la questione ambientale si porrà con sempre maggiore forza nel futuro. 
 
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