Il digitale torna all’età della pietra e conserva dati per 1000 anni

Da pochi giorni, in alcuni negozi americani, sono arrivati gli M-Disc: grazie a una pietra interna manterranno foto, film, musica e dati per mille anni.
Tutto merito degli M-Disc che, dopo anni di esperimenti e test, sono arrivati nei primi negozi americani. Si tratta di rivoluzionari dvd (con la stessa capacità di quelli tradizionali: 4,7 gigabyte), in tutto e per tutto simili a quelli che usiamo già, ma con una particolarità unica: grazie ad uno strato «simile a pietra» posto al loro interno promettono di conservare i dati digitali incisi su di essi per mille anni. 
All’inizio (o quasi) c’era l’uomo (meglio: l’ominide) che scoprì la pietra. E su di essa fondò la sua civiltà. La scrittura non esisteva ancora. Ma nella nostra immagine (grazie a fumetti, film e cartoon) abbiamo spesso rappresentato i nostri antenati mentre incidevano sulla pietra i loro messaggi e disegni più importanti. E in quel modo consegnavano al futuro per migliaia di anni. Oggi siamo tornati, più o meno, a quel punto. 
 
Difficile dire come sarà il mondo nel 3011, ma a viene spontaneo pensare a un nostro pronipote all’ennesima potenza che, scavando nel suon giardino iper tecnologico di allora, si imbatterà per caso in un M-Disc e si ritroverà a sfogliare foto, filmini e scritti di un tempo che pensava ormai perduto. A patto, ovviamente, di riuscire a procurarsi un lettore in grado di leggere «i dvd dal cuore di pietra». Perché il vero problema dell’uomo moderno (e di quello del futuro) è proprio questo: inseguire la tecnologia. E quindi essere obbligato a cambiare ogni pochi anni i supporti sui quali salva i suoi beni digitali (documenti, foto, filmati, immagini). 
 
Lo sanno molto bene i possessori di film in super8 o in vhs, registrazioni su musicassette e album fotografici. Se non li convertono al più presto in digitale, rischiano di perderli per sempre. Non solo e non tanto perché i supporti su cui sono stati «fermati» si deteriorano fino a farli diventare inutilizzabili, ma soprattutto perché stanno sparendo o sono già spariti gli apparecchi in grado di riprodurli. Peccato che anche dopo avere salvato i loro preziosi film super8, i vhs o le musicassette in digitale, il problema non sarà finito.

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