Città in transizione: Iniziative di città che scelgono la sostenibilità.

Esistono 20 città italiane che aderendo ad un network vivono in transizione (vedi http://transitionitalia.wordpress. com). Città molto creative che hanno inventato iniziative diverse. A San Giovanni a Piro, 4000 abitanti nel parco del Cilento (Salerno), l’Istituto comprensivo Teodoro Gaza è stata la prima scuola d’Italia a inserire nel Piano dell’offerta formativa l’idea di organizzare una comunità preparata al “post petrolio”. 

All’interno dell’istituto (che comprende scuola dell’infanzia, primaria e secondaria), è già presente un orto sinergico e si organizzano laboratori didattici di autoproduzione e riparazione. E se a Granarolo dell’Emilia (Bologna) si lavora sulle energie rinnovabili – dal fotovoltaico all’illuminazione pubblica a LED – a Carimate, nella Brianza comasca, hanno organizzato passeggiate lungo il fiume Serenza per scoprire l’utilizzo delle erbe aromatiche. C’è chi mette in piedi cineforum a tema e chi inventa spettacoli teatrali per sensibilizzare la cittadinanza, chi fa partire un gruppo di acquisto solidale e chi impara a costruire il proprio “pollaio domestico”.
 
In Transizione non sono solo le città: a volte si parte dai quartieri, o persino da una strada. Come è successo a Bologna, dove il comitato di via Centotrecento ha deciso di trasformare i posti auto in spazi di socialità: sono nati così “Transition pic nic” e feste per i bambini, reading letterari e conferenze. 
 

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