A Copenaghen per NULLA.


Quante altre volte si incontreranno? e con quale vero desiderio? Ma chi vi partecipa ci mette del suo o tutto sommato esprime abbastanza bene i nostri "veri pensieri"? Ebbene si, forse non è accaduto nulla perchè è questo che tutti noi volevamo che accadesse.

Ho condiviso questa riflessione al telefono con Nello De Padova (autore con me del libro "dePILiamoci") ed ho subito deciso di pubblicarla qui sul mio blog.In sostanza facciamo proprio schifo, a Copenaghen volevamo pensare agli altri, ai loro bisogni, a quanto gli abbiamo negato e quanto altro gli negheremo presto, ma non abbiamo espresso un briciolo di amore. Solo egoismo, schifoso egoismo.

L’ebbrezza dei successi degli ultimi due secoli e’ tale che ciascuno di noi (e quindi ciascuno dei partecipanti) guardandosi indietro si e’ sentito tanto soddisfatto dei progressi raggiunti quanto incapace di concepire, anche solo l’idea, che domani possa essere drammaticamente peggio.

Al vertice di Copenaghen i Paesi poveri hanno accusato i Paesi ricchi di avere serie ed immense responsabilità sull’inquinamento. Hanno chiesto di diminuiire i gas inquinanti, hanno chiesto un risarcimento per essere stati vittima di gravi fenomeni di desertificazione ed inondazioni.

Ma non è servito a nulla. L’egoismo ha trionfato. Il "povero" Obama ha ottenuto qualche promessa non vincolante e due nuovi appuntamenti: giugno 2010 a Bonn per dare qualche vincolo alla bozza dell’altro giorno, e dicembre 2010 a Città del Messico per la prossima conferenza.
Il tutto per metterci l’anima in pace e darci la possibilità di vivere senza scrupoli lo shopping di questo Natale, la settimana bianca e quanto altro ci consentirà di inquinare e danneggiare il pianeta.

Tanto quello che minacciano che accada quei quattro catastrofinisti (ad esempio: le isole del Pacifico rischiano di essere sommerse a causa dello scoglimento dei ghiaggiai dovuto all’innalzamento della temperatura) non e’ possibile, non e’ pensabile, non e’ credibile che accada.

Ed in effetti non ci crede nessuno: chi è veramente disponibile da stasera (non da domani, non da dopo le feste), DA STASERA, a rinunciare a 4 o 5 gradi di riscaldamento in casa e tornare a star seduto con la coperta sulle ginocchiana (in attesa di ristrutturare la propria casa perche’ non abbia più bisogno di un energivoro impianto di riscaldamento)?

E’ inutile pensare al prossimo vertice se non siamo capaci di pensare alla nostra prossima azione che possa dimnuire il nostro contributo all’innalzamento del clima.

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