Nel bene o nel male siamo sempre educatori

educazione Quando pensiamo all’educazione, ci vengono subito in mente i nostri nonni. Oggi, purtroppo, noi, abbiamo smesso di educare. E’ troppo faticoso, e difficile. E’ un mestire che lasciamo spesso fare ad altri. Noi siamo troppo occupati nelle "nostre" cose. Quano poi siamo costretti a dire "NO", ci vengono i complessi da autoritarismo, "e se dovvesse soffrire molto?"… "poveretto questo figlio, già è solo senza una sorellina!!!" Ma in realtà siamo sicuri che non stiamo educando? Purtroppo, nostro malgrado, con i nostri comportamenti di ogni giorno – che fin da piccoli i nostri figli imitato – stiamo educando. E se non sono i nostri comportamenti, i nostri figli imitano quelli delle persone che mettiamo loro accanto o che vedono in TV e su Internet.  Abbiamo mai pensato che sarebbe importante condividere con loro il senso di comunità, il desiderio di incontrare e lasciarsi incontrare, camminando insieme agli altri e mai da soli incontro al futuro?. Quando pensiamo ad una cena con amici, li preferiamo a casa con i loro figli o in un anonimo ristorante? Quanto volte spieghiamo (con la nostra vita) quanto sia importante imparare a conoscere e lasciarsi conoscere, mettendosi in ascolto e a servizio degli altri, senza gelosia, ma in aiuto e servizio reciproco? Certamente questo non è il momento adatto di trattare approfonditamente il grande tema della famiglia che educa. Ma volevo solo suscitare in noi tutti, il ricordo della responsabilità di educare. E non solo con le parole, ma con il nostro esempio di persone virtuose.

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