L’Italia invecchia? serve più solidarietà e più famiglia.

Dobbiamo evitare che l’allungamento della vita si trasformi in un peggioramento della sua qualità per le persone anziane.
Oggi si mettono al mondo sempre meno figli e ciò rende ancora più fragile precario l’equilibrio che tiene insieme le generazioni.
 
Bisogna fare una manutenzione, efficace ed efficiente, del nostro sistema di welfare. E non parlo solo di servizi e di assistenza, ma anche della centralità della famiglia, che offre solidarietà e affetto in un periodo fragile della vita, quale è la condizione dell’anziano. 
 
Investire sulla famiglia significa, «mettere le basi del futuro del Paese», per esempio, sostenendo le coppie con figli. Perché è urgente comprendere che «senza un adeguato ricambio generazionale non sarà possibile sostenere la popolazione che invecchia».
 
Siccome, si sa, la coperta è corta, si deve «favorire un cambiamento culturale», cominciando con il «recuperare il senso di solidarietà tra generazioni, superando gli egoismi e condividendo le risorse ». Proprio come si faceva nella famiglia allargata di 50 anni fa. Quando le risorse non erano certo paragonabili a quelle di oggi.
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