Quando si parla di dipendenza, si pensa subito alla droga o all’alcool. Ma oggi, un nuovo fenomeno, purtroppo dilagante, tra i giovani è la febbre del gioco, che sta contagiando anche gli under 18. E’ un problema sociale che quindi riguarda tutte le età e tutti i ceti sociali, vista la ormai facile reperibilità ed accessibilità di questi giochi d’azzardo. Li troviamo ormai ovunque, nelle sale giochi, nei bar, e perfino in Rete – grazie ad internet – sponsorizzati e “legalizzati” (anche in televisione), da "volti noti" che facilitano l’emulazione, soprattutto da parte dei giovani. Da un rapporto del Sert di Trento, è emerso che il 43% degli studenti trentini almeno una volta nell’ultimo anno, hanno praticato giochi in cui si puntano soldi. Tra i 15enni la percentuale è del 41%: ben il 67% ha speso circa 10 euro nell’ultimo mese, mentre il 29% è arrivato a spendere fino a 50 euro. I nemici dalla vita "buona" sono ovunque, un genitore dovrebbe essere sempre all’erta e su tutto contemporaneamente, ma sappiamo che è impossibile. Abbiamo una sola cosa da fare: educare i nostri figli a saper fare le scelte della loro vita con autonomia e responsabilità.