Il 25 marzo scorso Bari è diventata capitale della sostenibilità grazie alla presenza di Ken Melamed, sindaco del Comune canadese di Whistler, uno dei più importanti casi di comunità votata ad una economia sostenibile di successo. Ken Melamed è stato ospite dell’Associazione Learning Cities Italia per un workshop sulla pianificazione strategica verso la sostenibilità diretto ad amministratori e portatori di interesse sul territorio, patrocinato dall’Assessorato all’Assetto del Territorio della Regione Puglia.
“Non dobbiamo sottovalutare il potere della condivisone di un obiettivo e la forza di una metodologia scientifica che consenta alla comunità di attivarsi concretamente per raggiungere l’obiettivo condiviso”. In questo modo Melamed ha presentato l’esperienza esemplare di Whistler, dove nel 2002 è stato adottato il Piano Strategico Whistler 2020 dopo che un paio di anni prima l’amministrazione e i cittadini hanno iniziato a cogliere la difficoltà di gestire il boom turistico della località montana, che oggi è la prima stazione sciistica e il primo Mountain Bike Park del Nord America. “Agli inizi degli anni Sessanta non esisteva neanche una strada per Whistler – ha detto Melamed –, in pochi decenni ci siamo trovati a fare i conti con gli impatti di una crescita economica improvvisa e con scelte dettate da interessi parziali in forte competizione fra loro. Abbiamo così scelto di mettere intorno a un tavolo tutti i portatori di interesse e di chiedere ai cittadini cosa volevano per il futuro dei loro figli”.
La voglia di un futuro sostenibile è stata condivisa dalla cittadinanza, che si è resa disponibile a lavorare su questo concetto all’inizio molto confuso ma poi ben inquadrato grazie a una metodologia scientifica come quella proposta da The Natural Step (istituito di ricerca no profit sulle buone prassi verso la sostenibilità). Il successo di Whistler è stata la condivisione di una visione per il futuro e di un modello strategico operativo, che ha permesso all’intera comunità di attivarsi con azioni precise e condivise nel presente utili a realizzare la visione futura. "A Whistler abbiamo ormai sperimentato che la comunità basa la sua forza sulla partnership – ha sottolineato il sindaco Melamed -. Oggi infatti non parliamo più di stakeholder, cioè portatori di interessi privati, ma di partner che condividono le responsabilità in una strategia comune".
La sostenibilità economico-sociale ed ambientale guida oggi i comportamenti della comunità di Whistler che nel 2010 ospiterà insieme alla città di Vancouver le Olimpiadi e le Paraolimpiadi Invernali. Un grande evento usato come leva per continuare il viaggio verso la sostenibilità, tanto che il villaggio olimpico è stato pensato in maniera totalmente ecosostenibile, con edifici certificati e capaci di ridurre del 90% i consumi di energia. Inutile dire che azioni come il riutilizzo del calore residuo dal processo di refrigerazione, la gestione delle acque reflue con trattamento terziario e il riutilizzo di terra da compostaggio sono attività “normali” per la comunità di Whistler.
“Il caso di Whistler ci insegna ad avere un approccio sistemico condiviso verso la sostenibilità – ha detto Angela Barbanente, assessore all’Assetto del Territorio della Regione Puglia, intervenendo al workshop –, grazie al quale viene presa in considerazione l’interrelazione dei diversi fattori che concorrono a costruire la visione di un futuro sostenibile e che vede nella partecipazione un elemento chiave. In questo modo si riesce a superare prospettive miopi e abitudini consolidate che non permettono di progredire”.
Altro importante insegnamento di Whistler è quello di condividere la sua esperienza con un network di comunità orientate all’apprendimento, di aprirsi allo scambio di buone prassi. Obiettivi che sono propri dell’Associazione Learning Cities Italia, la quale con tre incontri internazionali in poco più di un anno ha cercato proprio di diffondere il concetto di apprendimento continuo come base per il cambiamento verso un futuro migliore.
Il workshop con Ken Melamed è stata l’occasione per coinvolgere attivamente i Comuni di Putignano (Ba) e Galatina (Le), la VI Circoscrizione del Comune di Bari, il GAL Bradanica (Mt) e la Comunità montana del Marmo Platano(Pz) in un confronto tra amministratori e stakeholder su una precisa problematica del territorio. I gruppi di lavoro, facilitati dai soci dell’Associazione Learning Cities, hanno prodotto una swot analysis e hanno condiviso una visione di lungo periodo relativamente alla problematica analizzata, in base alla quale hanno elaborato un Gantt di attività da realizzare nei prossimi tre, sei e dodici mesi. L’impegno assunto dai gruppi di lavoro è stato quello di verificare in successivi incontri/workshop promossi dall’Associazione Learning Cities la realizzazione, o meno, di tali attività.