Pubblicità e armi non conoscono tagli

Sapete quali sono le voci di spesa che non sono state intaccate durante la crisi? Armamenti e pubblicità o come li ha definiti Paolo Cacciari in questo suo intervento a Paese Reale (rai tre) “il bastone e la carota”. Secondo lui, per abbattere questo sistema assurdo e andare verso una decrescita felice “bisogna tagliare i costi della pubblicità che induce le persone a comprare prodotti inutili per soddisfare bisogni indotti (e per far crescere il PIL)”.
Inutile spiegare, invece, perché abbattere i costi sugli armamenti. A questo proposito, voglio solo ricordare che l’Italia si appresta a spendere almeno 15 miliardi di euro per l’acquisto di 131 aerei da combattimento dagli U.S.A. Sapete a cosa equivale il costo di un esemplare di questi? A 85 asili nido. Quanta occupazione si sarebbe potuta generare?

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