![](https://www.robertolorusso.it/wp-content/uploads/2023/06/Schermata-2023-06-21-alle-18.24.14-1024x682.png)
Cos’è il panottico
Il “panottico”, una struttura carceraria teorizzata dall’utilitarista Jeremy Bentham nel XVIII secolo era un edificio circolare con celle disposte attorno a un punto di osservazione centrale, che consentiva ai guardiani di sorvegliare continuamente i prigionieri senza che questi sapessero quando erano osservati.
![](https://www.robertolorusso.it/wp-content/uploads/2023/06/Schermata-2023-06-22-alle-12.23.49-1024x682.png)
Panottico è una parola composta da “pan” che in greco significa “tutto” e “optikon” che significa “vedere”, panopticon o panottico indica dunque la capacità di “vedere tutto” con un unico sguardo.
Nel contesto digitale, il concetto di panottico è stato esteso per riflettere le pratiche di sorveglianza e monitoraggio sempre più diffuse nella società moderna, grazie alla disponibilità di tecnologie avanzate come telecamere di sicurezza, software di riconoscimento facciale, analisi dei dati e tracciamento online. Con il panottico digitale le persone sono costantemente sotto sorveglianza e le loro azioni sul web, comunicazioni e movimenti sono sempre monitorate e registrate.
Detenuti e domiciliati
È interessante capire il modo opposto di comportarsi dei detenuti del panottico di Jeremy Bentham e i domiciliati del panottico digitale.
I primi venivano isolati l’uno dall’altro allo scopo di imporre una disciplina e non potevano parlare tra loro. I secondi al contrario, comunicano intensamente l’uno con l’altro e si “svestono” della loro privacy delle loro intimità volontariamente e con tanto di piacere. Così questi ultimi contribuiscono attivamente alla costruzione del panottico digitale.
Il Grande Fratello Digitale
![](https://www.robertolorusso.it/wp-content/uploads/2023/06/Schermata-2023-06-22-alle-12.27.48-1024x593.png)
Viviamo ormai nella società del controllo digitale che fa un uso smisurato della nostra libertà.
Infatti noi le permettiamo di esistere e la facciamo sviluppare perché ci “auto esponiamo” ci “auto denudiamo” volontariamente. Diamo vita al panottico: “Grande Fratello Digitale” che si alimenta gratuitamente grazie al lavoro dei suoi domiciliati. Questo “Grande Fratello Digitale” non impone nulla a nessuno, non costringe nessuno a divulgare dati, esso e li per dare risposta ad un bisogno interiore dei suoi domiciliati.
I rischi associati al panottico digitale
- Violazione della privacy: Il panottico digitale comporta una sorveglianza invasiva delle attività quotidiane delle persone, compromettendo la loro privacy e libertà individuale. Le informazioni raccolte possono essere utilizzate per manipolare le persone o limitare la loro autonomia decisionale.
- Abuso dei dati: La raccolta massiccia di dati personali può portare a un abuso delle informazioni sensibili, come identità, preferenze, abitudini e comportamenti. Questi dati possono essere utilizzati per scopi di marketing invasivo, discriminazione, sorveglianza politica o controllo sociale.
- Profilazione e discriminazione: Il panottico digitale consente la creazione di profili dettagliati delle persone basati sui loro dati e comportamenti. Questi profili possono essere utilizzati per discriminare le persone in base alla loro razza, religione, orientamento sessuale o altre caratteristiche, limitando le loro opportunità e perpetuando disuguaglianze sociali.
- Manipolazione e propaganda: La sorveglianza digitale può essere sfruttata per influenzare le opinioni e i comportamenti delle persone attraverso la manipolazione delle informazioni. Le tecnologie di targeting possono essere utilizzate per diffondere propaganda, notizie false o contenuti mirati per raggiungere obiettivi politici o commerciali.
- Effetto sulla libertà di espressione: La paura della sorveglianza e delle conseguenze può avere un impatto sulla libertà di espressione e di pensiero.
Cosa ne pensi?
Non credi che sia importante imparare ad ben utilizzare le tecnologie digitali per garantire una società sicura e funzionante, senza compromettere la privacy, la libertà, la democrazia e la dignità delle persone?
Regolamentazioni adeguate, trasparenza nella raccolta dei dati e consapevolezza delle persone possono aiutare a mitigare i rischi associati al panottico digitale.