Imprese: “cos’è il valore condiviso”?

rispondono Michael E. Porter (professore alla Harvard University, ha vinto sei volte il McKinsey Award) e Mark R. Kramerp (cofondatore con Porter della FSG: società di consulenza sull’impatto sociale globale, esperto di CSR presso la Kennedy schoool of Government di Harvard)
 Il concetto di valore condiviso si può definire come l’insieme delle politiche e delle pratiche operative che rafforzano la competitività di una azienda migliorando nello stesso tempo le condizioni economiche e sociali delle comunità in cui opera.
La creazione di valore condiviso si focalizza sull’identificazione e sull’espansione delle connessioni tra progresso economico e progresso sociale. Il concetto si fonda sulla premessa che sia il progresso economico sia il progresso sociale vanno affrontati con dei principi basati sul valore. Il valore si definisce in termini di benefici in relazione ai costi, e non in termini esclusivamente di benefici. La creazione di valore è un’idea che si è affermata da tempo nel business e in base a quest’idea il profitto è determinato dai ricavi generati dai clienti meno i costi relativi. Le imprese, tuttavia, non hanno quasi mai affrontato i problemi sociali in una prospettiva di valore, ma li hanno sempre considerati aspetti periferici. Ciò ha reso meno visibili le connessioni tra obiettivi economici e obiettivi sociali. Nel settore dell’assistenza sociale, ragionare in termini di valore è ancora meno comune. Le organizzazioni sociali e le agenzie pubbliche considerano spesso il successo solo in base ai benefici ottenuti o ai soldi spesi. Nel momento in cui i governi e le ONG cominceranno a ragionare in termini di valore, il loro interesse per la collaborazione con le imprese crescerà inevitabilmente.
 
tratto da Harvard Business Review Gennaio/Febbraio 2011

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