Quante volte davanti allo scaffale del supermercato ci chiediamo: il prodotto che sto acquistando risponde a criteri di giustizia sociale? E’ stato realizzato ad esempio, nel rispetto dell’ambiente, della dignità dei lavoratori e della popolazione locale?
La società dei consumi, che ha come unico scopo la crescita del PIL, ci ha insegnato che non è importante porci certe domande ma aumentare la quantità di prodotti che noi e la nostre famiglia dobbiamo possedere.
E’ proprio la famiglia che può costruire politiche di consumo critico e finanza sociale, partendo dal “Bilancio Familiare”, titolo dell’incontro organizzato dall’ufficio mondo sociale e del lavoro della Diocesi Bari-Bitonto che si terrà giovedì 28 giugno prossimo alle ore 18 nella sala Convegni di Universus (Viale Japigia 188, Bari).
Durante l’incontro, terrò un intervento sugli stili di vita delle famiglie, spiegando in maniera sistemica come la società dei consumi, orientata alla crescita del PIL ci ha reso schiavi dell’economia anziché l’economia essere al nostro servizio. Al contrario, partendo proprio dal nucleo essenziale della nostra società, la famiglia, è possibile adottare atteggiamenti orientati al benessere delle persone, innescando un circuito virtuoso di sobrietà e solidarietà.
Ci sarà anche un intervento di Don Gianni Fazzini, responsabile nazionale di “Bilanci di Giustizia”, movimento nato nel 1993 per le famiglie. Ad oggi in tutta Italia sono più di 1200 le famiglie impegnate a modificare secondo giustizia la struttura dei propri consumi e l’utilizzo dei propri risparmi, cioè l’economia quotidiana.
Coordinatore dell’incontro sarà Vito Micunco, direttore dell’ufficio mondo sociale e del lavoro della Diocesi.
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