Grazie Ettore Bernabei

Ho avuto l’onere di essere per alcuni anni suo vice presidente nel comitato scientifico della emittente televisiva Antenna Sud.

In seguito ho avuto diversi momenti con i quali mi sono confrontato su alcune tematiche imprenditoriali. Ho un grande ricordo di Ettore, ed è per questo che riporto di seguito quanto ha scritto, di recente su di lui, il comune amico Pippo Corigliano.

“Con la morte di Ettore Bernabei si chiude la generazione di coloro che hanno portato l’Italia del dopoguerra a diventare, nel ’62, la quarta potenza industriale mondiale. Bernabei non  è stato solo il forgiatore di una Rai che raggiunse vertici di qualità internazionale. E’ stato l’amico e consigliere di Amintore Fanfani con cui si vedeva ogni sera. Hanno seguito insieme le fasi più delicate della politica nazionale e internazionale. E’ stato proprio Bernabei un anello di quella catena di comunicazione febbrile che scongiurò la minaccia della terza guerra mondiale nel ’62. Bernabei si trovava a Washington e riferì allo staff di John Kennedy quanto Papa Giovanni e Fanfani suggerivano per risolvere la crisi dei missili russi a Cuba. Gli Stati Uniti accettarono di ritirare i propri missili dalla Puglia e da altre località da cui potevano raggiungere il territorio russo, realizzando così l’accordo di pace.
Bernabei non ha mai cessato di seguire le vicende della Rai, non certo per nostalgia, ma perché era cosciente di quanto fosse importante la televisione per formare la coscienza di un paese, nel bene e nel male. Lui la gestì per il bene. Voleva mandare a letto gli italiani contenti del proprio lavoro, coscienti dei problemi del Paese ma fiduciosi di un domani migliore. Ha unito capacità manageriale e la cultura necessaria per educare milioni di spettatori. A chi lo accusava di fare una televisione pedagogica rispondeva che la televisione è sempre pedagogica.
Andato in pensione, ha creato la Lux Vide, società di produzione che ha regalato all’Italia e al mondo programmi di qualità, dimostrando che la battaglia degli ascolti si vince non con la tv spazzatura ma con l’intelligenza dei programmi. I suoi successi come produttore sono numerosi. Il più recente è la serie di don Matteo che non cessa di realizzare ascolti incredibili. La fiction su Papa Giovanni XXIII ha registrato il record di ascolti per il suo genere.
Tanto altro ha realizzato e insegnato ma ciò che a lui stava a cuore è di trasmettere la fede in Dio e la conseguente fiducia nella Provvidenza. Lui vedeva la sua vita così: un percorso guidato e accompagnato dalla Provvidenza”.

 

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